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Spiritualità

CHI SONO GLI ANGELI



Etimologicamente angelo significa messaggero: é perciò un nome che indica l'ufficio e non la natura, come dice Sant'Agostino.
Gli angeli possono essere definiti: sostanze intellettuali, puramente spirituali, create da Dio e superiori agli uomini.

Essendo puri spiriti, non posseggono un corpo, quantunque alcuni Padri e scrittori, abbiano loro attribuito una certa corporeità.

Quasi ogni pagina della Bibbia ci attesta l'esistenza di questi puri spiriti;
basti ricordare i Cherubini posti a guardia del Paradiso terrestre (Gen III, 24),

  • i tre angeli che appaiono ad Abramo (Gen XVIII, XIX, ecc.),

  • l'Arcangelo Raffaele che accompagna e libera Tobia (Tob V, i segg.),

  • l'Arcangelo Gabriele che annuncia l'Incarnazione del Verbo, gli angeli che annunciano la nascita di Gesù ai pastori, la sua Resurrezione (Lc I, XI, 28; 24, 4 segg. e parali),

  • gli innumerevoli angeli dell'Apocalisse (I, XI; VIII, 4 e segg.).


La Chiesa, in base alla Scrittura e alla Tradizione, ha definito come verità di fede non solo l'esistenza degli angeli, ma anche la loro creazione. Comunemente si ritiene che siano stati creati prima dell'uomo in numero sterminato.
Dalla Sacra Scrittura, e specialmente da San Paolo cui fa eco la tradizione, si conosce che gli angeli
sono distribuiti in 9 gerarchie: CHERUBINI,
SERAFINI,
TRONI,
DOMINAZIONI,
VIRTU,
POTESTA,
PRINCIPATI,
ARCANGELI,  
ANGELI.

Ciò che chiaramente si ricava dalla Sacra Scrittura è che gli angeli non sono uguali in dignità ma ve ne sono di superiori ed inferiori. Anche le loro funzioni sono diverse. La Bibbia parla di angeli custodi (Mt XVIII,1O; AttXII,15), di guide delle creature (Tob XII), di protettori di città e nazioni (Dan XII, 1), di angeli che lodano Dio ed eseguono i suoi ordini (Lc 11,13 ss) di angeli che stanno davanti al trono di Dio (Tob XII, 15).
Si parla talora nella Bibbia di schiere Innumerevoli, di immensi eserciti celesti. Tutto questo fa pensare ad un ordine, ad una gerarchia celeste - come sopra riferito - a capo della quale è riconosciuto l'Arcangelo San Michele (Apoc XII, 7-9). Gli angeli furono nell'atto stesso della creazione elevati all'ordine soprannaturale però non tutti vi perseverarono. Molti abusarono della loro libertà, si ribellarono a Dio con un atto di superbia e così furono puniti immediatamente e condannati all'inferno.

San Tommaso insegna che ogni angelo non solo è diverso dagli altri ma costituisce da solo una specie. E' pure opinione di San Tommaso che gli angeli sono presenti in determinati luoghi, ove esercitano la loro specifica azione, e non altrove. (fonte: Dizionario Ecclesiastico, - UTET)


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GLI ANGELI CUSTODI

Gli angeli custodi sono angeli incaricati della custodia dei singoli uomini; è una verità che risulta da numerosi passi della Scrittura e dalla costante Tradizione, tanto che la Chiesa ne celebra la festa il 2 ottobre e molti la propugnano come veritàdi fede. Che ogni singolo uomo sia affidato alla custodia di un angelo è ormai affermato anche dai teologi.Come ci è vicino l'angelo che Dio ha legato alla nostra persona? Quali SONO le sue funzioni? Quali servigi viene a renderci?
Prima di tutto, egli ci tiene compagnia. Se non facesse altro, sarebbe già molto. Avere un tal compagno, non sentirsi soli durante il cammino della vita, sapere che abbiamo con noi, continuamente, un cosi grande personaggio che ci ama, che avanza accanto a noi, col quale possiamo conversare, non è già questo un grande beneficio?
Ma egli fa molto di più; la sua presenza non e inattiva. La Chiesa ci spiega il suo compito offrendo alla nostra meditazione, nel giorno della sua festa, il racconto di ciò che fece l'Arcangelo Raffaele per il giovane Tobia. Nel momento in cui questi si disponeva a partire per un paese sconosciuto in cui suo padre lo inviava per recuperare una somma considerevole prestata a Gabael, un giovanotto si offre per accompagnarlo ed indicargli la strada. Durante il viaggio gli rende dei grandi servigi: sulle rive del Tigri lo preserva dagli attacchi di un pesce mostruoso, glielo fa trarre fuori dalle acque e squartare per estrarne un rimedio capace di restituire la vista al padre cieco. Trova per il protetto una sposa ideale nella persona di Sara, figlia di Raguel, li libera entrambi dalle persecuzioni del demonio, recupera per loro Il debito di Gabael e, come aveva promesso, riconduce sano e salvo il giovane al padre che, col rimedio suddetto, guarisce dalla sua cecità.
Era l'Arcangelo Raffaele. Si potrebbe pensare che Tobia era ben fortunato e che doveva essere molto amato da Dio per ricevere da Lui un tal compagno! Ma noi non siamo meno favoriti. Al contrario. L'Arcangelo non restò col giovane Tobia che durante il viaggio. Il nostro angelo rimane accanto a noi incessantemente, dal primo all'ultimo istante della nostra vita, senza allontanarsi mai. Tobia non sapeva chi fosse il suo giovane compagno (egli non glielo rivelò che al momento della sua partenza); se l'avesse saputo, ne avrebbe certamente goduto di più e si sarebbe sentito piu sicuro. Noi invece conosciamo con certezza la natura celeste del nostro Custode.
Come Tobia, anche noi abbiamo un pellegrinaggio da compiere su questa terra. Proprio per questo, come a quel giovane, Dio invia a noi un compagno celeste perchè ci guidi, ci assista, ci aiuti, ci protegga.
Il suo compito, lo dice il nome, è custodirci, specialmente contro gli attacchi dell'angelo cattivo, il demonio. L'angelo custode si sforza di fare per il nostro bene ciò che il demonio tenta di fare per il nostro male; ci tenta, per dir così, alla virtù (come quello ci tenta al peccato), suggerendoci buoni pensieri, richiamando alla nostra mente ricordi edificanti, avendo cura di prepararci buoni esempi ed occasioni di atti meritori, allontanandoci dai pericoli, disponendo gli avvenimenti, per quel che dipende da lui, per il nostro maggior bene, incoraggiandoci nella pratica della virtù, spronandoci sulla via della perfezione, invitandoci in mille modi alla riflessione, alla meditazione dei motivi d'amar Dio ed evitare il peccato...
Il nostro angelo non è soltanto un difensore, ma un animatore. Fa tutto quel che gli è possibile per aiutarci e mette a nostra disposizione la sua intelligenza e la sua scienza, la sua previdenza, la sua potenza, il suo credito presso Dio, desideroso di impiegare tutto ciò in nostro favore. Ci sta accanto, presso di noi, per il nostro bene, a nostro servizio. E un vero servitore, inviatoci dal Padre. Tutto dedizione, ci ispira piena fiducia. Vuole soltanto dare senza niente domandare. Se, anche l'ultimo degli uomini, il più povero, il più umile, il più diseredato, il bimbo che ancora non parla, hanno per servitore un messaggero del cielo; uomo e angelo insieme: quale sicurezza e quale dignità!
La sua assistenza è continua; ma si può star sicuri ch'essa diviene più premurosa ed intensa quando incombe un pericolo per l'anima o per il corpo, nella prova, nella sofferenza o nelle difficoltà, e soprattutto all'avvicinarsi della morte, quando è più grande il bisogno di soccorso.I nostri buoni angeli sono chiamati angeli custodi - spiega S. Francesco di Sales ("Trattenimenti spirituali quote III, 51) - perchè hanno l'ufficio di assisterci con le loro ispirazioni, di difenderci nei pericoli, di correggere i nostri difetti; di spronarci all'acquisto della virtù; hanno l'incarico di portare le nostre preghiere al trono della divina bontà, maestà e misericordia del Signore, e di riportare a noi l'esaudimento di esse; le grazie che ci vengono elargite, ci sono date per l'intercessione dei nostri buoni angeli.
San Tommaso si domanda se l'angelo custode provi dolore dei mali del suo protetto, specialmente quando lo vede resistere alla sua azione e commettere peccato. Risponde negativamente: Gli angeli, egli dice, non provano dolore nè dei peccati nè delle pene degli uomini. Tale tristezza, in essi come in tutti gli Eletti, è incompatibile con la felicità celeste.
Tristezza o dolore traggono origine dalla volontà contrariata, quando non si vuole ciò che succede. Ora, gli angeli non vogliono che ciò che Dio vuole e com'Egli lo vuole; la loro volontà si identifica totalmente con quella di Dio che essi amano soprattutto e intensamente. La gloria di Dio esige che l'anima intelligente sia libera d'amarlo o di offenderlo. Non considerano nel peccato che la gloria di Dio. La sofferenza che deriva dal peccato glorifica Dio provando che Egli è il fine dell'uomo e che non si violano impunemente i suoi diritti e la sua autorità.
Parlando in senso assoluto gli angeli non vogliono i peccati e le Pene degli uomini; però li vogliono come Dio li vuole oli permette per la sua gloria e per il loro bene. Se ogni uomo è assistito da un angelo che lo aiuta ad evitare il peccato e a praticare la virtù, come mai sono così numerosi i violatori della morale, gli uomini che cedono alle suggestioni del demonio, soccombono alla tentazione e si mostrano cos\ì moralmente deboli?

Come mai noi stessi non ci sentiamo più forti nella pratica del bene?

E' come se dicessimo: come mai, nonostante l'abbondanza delle grazie divine, non sono santi tutti quelli cui esse vengono elargite?
L'angelo - come la grazia - ci invita al bene; bisogna però consentirvi. Ci suggerisce alcuni motivi per respingere la tentazione o compiere degli atti di virtù; bisogna però considerarli, farvi attenzione e aderire alle loro ispirazioni. Non diversamente della grazia, egli non forza la nostra volontà. Restiamo liberi d'accettare o di rifiutare; di seguire le sue ispirazioni odi resistere; di rendere efficace o sterile la sua azione. Che gli uomini periscano - conclude San Tommaso - non va imputato alla negligenza o all'indolenza dell'angelo, ma alla malizia degli uomini. Se per nostra colpa rendiamo inefficace la sua azione, questo non infirma la sua realtà; egli non può nulla senza la nostra cooperazione.
Si dirà ancora: se il nostro angelo deve custodirci, perchè avviene che possiamo essere vittime d'incidenti o anche di catastrofi? Affermiamo innanzi tutto che i mali e gli incidenti da cui ci preserva sono molto più numerosi di quel che non pensiamo: noi non percepiamo il suo intervento invisibile. Tra quelli ch'egli non impedisce, ce ne sono alcuni di cui siamo responsabili proprio noi per non aver seguito le sue ispirazioni ed aver agito alla leggera, con trascurata imprudenza. Altri derivano dalle colpe di coloro da cui dipendiamo.
Ce ne sono poi ancora altri cui l'angelo permette che accadano per farci toccare con mano le funeste conseguenze dei nostri atti cattivi, per farceli detestare ed evitare in avvenire, o anche espiare in questa vita; per distaccarci dalle creature e riavvicinarci a Dio; per fornirci l'occasione di manifestargli la nostra sottomissione e il nostro amore; per esercitare e temprare la nostra volontà; per permetterci di guadagnare una ricchezza di meriti e una più grande ricompensa in cielo...
Egli è un operaio intelligente e devoto del divin Vignaiuolo che pota la vigna della nostra anima, anche a costo di farla piangere, perchè porti frutti più copiosi. E sempre fedele esecutore dei disegni della Provvidenza su di noi. Ma se interviene soprattutto per il bene della nostra anima, egli custodisce anche il nostro corpo e i nostri stessi interessi temporali, se sono utili al nostro progresso spirituale.

Ci serve in tutto: la sua custodia è estesissirna. Tutto ciò che ci riguarda lo Interessa. Da quanti mali, incidenti, cause dl morte, non ci protegge, anche a nostra insaputa! Suarez (De Angelis c.VI; e XIX) riduce a sette le funzioni dell'angelo custode presso di noi.
1) Ci libera dai pericoli che minacciano il nostro corpo o la nostra anima, allontana da noi le cause esteriori o ci ispira il pensiero di evitar\le anche se non ne sospettiamo i rischi;
2) Ci stimola e ci fa operare il bene ed evitare il male;
3) Trattiene i demoni, diminuisce la gravità delle loro tentazioni e il numero dei cattivi pensieri che ispirano e delle occasioni di peccato che provocano;
4) Presenta a Dio le nostre preghiere;
5) Prega per noi;
6) Talvolta ci infligge delle pene: per castigare le nostre colpe e correggerci facendocene sentire le dolorose conseguenze, e anche per offrirci l'occasione di esercitare la virtù e di accrescere i nostri meriti;
7) Al momento della nostra morte, condurrà la nostra anima in cielo, se è pura da ogni macchia, o in Purgatorio se deve passarvi per purificarsi e verrà a trovarla per consolarla.

Il nostro angelo custode è lo strumen\to della sollecitudine paterna di Dio a nostro riguardo e l'intermediario della sua benevolenza. Molte delle grazie a noi destinate passano attraverso lui. Fa per noi molto più di quel che pensiamo; la sua azione è invisibile come lui. Non sapremo che in cielo tutto ciò che gli dobbiamo, tutti i mali dell'anima e del corpo da cui ci preserva, tutti i beni che ci procura, tutte le grazie che ci assicura, tutti i servigi che ci rende. E gliene saremo eternamente riconoscenti.
Ma non bisogna attendere quel giorno per testimoniargli la nostra gratitudine. E un dovere ed è nel nostro interesse: nonè forse un buon mezzo per incoraggiarlo a continuarci la sua generosa assistenza? Non c'è nulla che, come l'ingratitudine, chiuda il cuore, anche quello degli angeli.

(Fonte: Da Cuttaz, 'IL nostro angelo custode' - Ed. Paoline)


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COME AGISCONO GLI ANGELI

Gli angeli cooperano nelle nostre buone azioni, su tutte le nostre vite, ossia nei nostri modi di essere e possono condurci al meglio, qualora si presti ascolto al loro monito dolcemente imperioso, espresso sempre con rispetto alla nostra libertà. Essi non agiscono direttamente sull'intimo della intelligenza e della volontà, ma piuttosto sui sensi interiori e sulla immaginazione, rievocando anche ricordi di antica data, parole udite di rara saggezza; la loro parola senza suono è silenzio che parla al cuore.
Con la loro compagnia invocata, avvertita, amata, tu, pellegrino sulla terra, incerto del cammino, spesso desolato e stanco, vincerai il senso così amaro della solitudine. Dilla la preghiera all'angelo custode che tua madre metteva sulle tue labbra di piccolo fanciullo, dilla mattina e sera e in ogni ardua congiuntura per evitare gravi pericoli.
E al tuo alato e sorridente amico, che talvolta ti renderà nota la sua presenza con piccoli e istantanei raggi di luce soccorrendoti in varie circostanze, renderai doverose grazie. Una condizione però ti chiede: che tu, al pari di lui, detesti la colpa prima cagione di tutti i mali, che tu ami il Signore e faccia del bene sempre a tutti, in una vita onorata e virtuosa.
(Fonte: Da G. Del Ton. 'verità su angeli e arcangeli -Ed. Giardini -  Orazio Gentileschi, Sacrificio di Isaceo)


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Preghiere ai nostri Angeli Custodi:


In tutte le culture si crede nell'esistenza di Entità Superiori pronte ad aiutare gli Uomini quando questi lo chiedono.

La Tradizione Esoterica ci insegna, in modo concreto, che vi sono nove Cori di Angeli, ognuno dei quali è governato da un Arcangelo ed è composto di otto Angeli Custodi.

Ogni Angelo Custode ha il suo "domicilio" in uno spazio che comprende 5 gradi (5 giorni) dello Zodiaco, cosicchè le persone nate in quei 5 gradi-giorni hanno questo Angelo come ANGELO CUSTODE, guida, tutore e protettore.

Ogni Angelo Custode può sdoppiarsi all'infinito, sempre conservando la stessa identità e volontà.

L'Angelo Hahahel ha detto: "Noi siamo molteplici, ma con un'unica volontà, come il Signore". Così, quando un Angelo ha compiuto la missione per la quale e stato creato, ritorna alla sua origine. La natura degli Angeli è quella di concederci ciò che chiediamo loro per mezzo della PREGHIERA

L'Affermazione di Gesù e di tutti i Profeti "Chiedete e vi sarà dato" non è una favola! E' sufficiente formulare una PREGHIERA perchè le Entità Superiori entrino in azione per soddisfare completamente la persona. Infatti, una Legge Cosmica obbliga i grandi a rispondere, sempre, positivamente, alle richieste dei piccoli, in modo particolare se queste richieste riguardano il nostro benessere materiale, mostrando cosi che l'Acqua Viva (che il nostro Angelo Custode desidera offrirci) ci manca; l'Acqua Viva degli Angeli Custodi.

Attraverso la PREGHIERA, la nostra Entità Umana diventa recettrice e dal momento in cui è stata formulata, l'Angelo Custode può trasmetterci la sua Luce e i suoi Poteri. Possiamo chiedere al nostro Angelo Custode i suoi poteri ma anche quelli di altri Angeli Custodi, poichè egli ha il compito di trasmetterli.

Noi ci mettiamo in contatto con il nostro Angelo Custode ogni volta che gli rivolgiamo la sua Preghiera. Ma, se, di 5 Giorni in 5 Giorni, rivolgeremo le Preghiere ai diversi Angeli, otterremo tutti i poteri, tutti i doni.\

Questa Acqua Viva degli Angeli Custodi, apporta soluzione. I santi Nomi degli Angeli Custodi, i Nomi-Titoli dei diversi Cori di Angeli Custodi (Serafini, Cherubini, Troni, ecc...) sono simbolici. Come noi ci chiamiamo Francesco senza essere San Francesco, o Maria senza essere Santa Maria, o Sofia senza essere Santa Sofia, così gli Angeli Custodi appartengono tutti (qualunque sia il Coro di cui fanno parte) al Regno degli Angeli, superiore a quello degli Umani, proprio come il Regno degli Umani è superiore al Regno Animale, il Regno Animale è superiore al Regno Vegetale e il Regno Vegetale è superiore al Regno Minerale...


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GLI ARCANGELI (o Angeli Superiori)


Sono forze Coscienti (Entità) che cnalizzano le differenti energie del Sistema Solare. Queste energie sono divise (in 72 pezzi) dagli Angeli Custodi, affinchè ogni persona (se lo chiede) possa assimilarle senza difficoltà. Gli Angeli Custodi sono una sorta di autisti-fattorini dello spazio, portatori di energia e responsabili del materiale (energetico) che ci consegnano.


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IL SESSO DEGLI ANGELI


Tutto, nell'Universo, possiede un elemento positivo e un elemento negativo (maschio e femmina); è il fondamento della Creazione Universale e non esistono eccezioni a questa regola.

Così, gli Angeli Custodi hanno il nome che termina con (EL) hanno caratteristiche cosmiche maschili, mentre quelli che portano il nome di Dio nel suo significato femminile (IAH) hanno caratteristiche cosmiche femminili.

Ogni Angelo Custode ci trasmette delle forze ben determinate: quelle che provengono dai gradi dello Zodiaco da lui controllati, a partire dal suo domicilio, e quelle emanate dall'Arcangelo che governa il Coro al quale l'Angelo Custode appartiene.

La Preghiera è un atto soprannaturale che eleva la condzione umana.Essa ci permette di raggiungere Esseri Superiori e di dialogare con Loro, per liberarci delle preoccupazioni immediate, per ricevere da Loro i poteri e i doni necessari per progredire spiritualmente, moralmente e materialmente.

I poteri concessi dagli Angeli Custodi sono alla portata di tutti, ma noi viviamo in un Universo ordinato. Gli stessi ordinamenti della vita sociale e quotidiana non sono che una copia deformata dell'ordine esistente in Alto.

Questo per dire che noi possiamo rifornirci di energia dal nostro Angelo Custode in ogni momento, ma dobbiamo sollecitare le grazie e i poteri conferiti dagli altri Angeli Custodi, chiedendo al nostro Angelo Custode di fare da tramite o rivolgendoci direttamente agli altri Angeli, durante i 5 giorni delle loro Reggenze


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