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Meditazione
Onde cerebrali Testo di Marco Cioffi http://www.ciotoletibetane.it
Negli ultimi anni, é stata dimostrata una correlazione tra la coerenza tra le onde elettroencefalografiche tra i due emisferi e la salute psicosomatica (N. Montecucco). Osservando migliaia di pazienti, è stato evidenziato che le onde elettroencefalografiche dei due emisferi possono essere più o meno coerenti in relazione al loro livello di integrità psicofisica, e più precisamente che gli alti valori sono correlati a stati di salute e i valori bassi a stati di depressione psicofisica. Infine si è osservato che il valore di coerenza può essere un buon indicatore generale dell'integrazione tra i due emisferi e tra le differenti aree funzionali del cervello.
Le ciotole sonore producono suoni che contengono specifiche frequenze che si possono usare per lavorare sulla coerenza tra gli emisferi e sul ritmo cerebrale caratteristico degli stati di relax. Vediamo quindi come è fatto il cervello e cosa avvine tra gli emisferi.
Il cervello è la parte del corpo dedita alla memorizzazione ed alla elaborazione ad alto livello delle informazioni che ci arrivano attraverso i sensi (vista, udito, tatto, olfatto e gusto) per trasformarle nei movimenti che sono il mezzo di interazione con l'ambiente esterno, è quindi la parte più importante del sistema nervoso, che regola tutte le funzioni dell'organismo.
Nel cervello troviamo principalmente due tipi di cellule: cellule gliali e cellule nervose (o neuroni). I neuroni trasmettono le informazioni sotto forma di impulsi elettrici, la comunicazione tra i neuroni avviene grazie allo scambio di specifiche sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori (attraverso speciali interfacce chiamate sinapsi). Invece la funzione delle cellule gliali è principalmente quella di sostenere, nutrire e proteggere i neuroni (N. R. Carlson).
Il cervello si presenta diviso in due emisferi, assieme al cervelletto e al tronco cerebrale (collegato con la colonna vertebrale) forma l'encefalo, ed è alloggiato nella scatola cranica che ha una funzione protettiva. L'encefalo è inoltre protetto da tre membrane sottilissime ma resistenti, dette meningi. I due emisferi sono controlaterali, cioè l'emisfero destro del cervello controlla la parte sinistra del corpo, mentre il sinistro quella destra. Questa inversione dipende dal fatto che i nervi si incrociano quando entrano nel cervello. Ogni emisfero comprende delle sezioni specializzate: ad esempio in una zona avviene la comprensione del linguaggio, in un'altra l'elaborazione dello stesso, in una terza la lettura o la scrittura, in una ha sede la memoria, in altre ancora i vari centri motori o sensoriali.
I neuroni (più di cento miliardi) portando l'informazione al cervello e trasmettendo gli ordini ai vari organi e apparati, fanno circolare nel nostro corpo una corrente nervosa paragonabile ad un circuito elettrico.
Il cervello, volendo semplificare, è composto dal cervelletto (che si occupa del movimento, dell'equilibrio e della postura), dal tronco dell'encefalo (che si occupa del respiro, del battito cardiaco e della pressione del sangue), dall'ipotalamo (che si occupa della temperatura corporea, delle emozioni, della fame, della sete e dei ritmi circadiani), dal talamo (che si occupa dell'integrazione sensitiva e motoria), ed in fine dal "sitema limbico", composto dall'amigdala (coinvolta nei processi emotivi e nella memoria emozionale), dall'ippocampo (apprendimento e memoria), dai gangli della base (movimento) e dal mesencefalo (vista, udito, movimenti oculari e movimenti del corpo).
Le principali funzioni del cervello sono:
Per comprendere il funzionamento del cervello, si può fare un'analogia con un computer molto complesso e straordinariamente potente, che riceve in continuazione un'enorme mole di dati sia dall'ambiente esterno che da quello interno, li elabora, li organizza, l'interpreta e produce delle risposte.
"La superficie dell'encefalo e' sede di potenziali bioelettrici spontanei che si modificano a seconda dello stato di riposo o di attività del soggetto" (K. Polopoli). A questo proposito, Hans Berger nel 1929 sviluppò la prima tecnica di registrazione EEG (elettroencefalografia), e descrisse le diverse caratteristiche dell'attività' normale, fra cui il ritmo Alfa. Il Dr. Nitamo Montecucco, ha successivamente sviluppato un particolare elettroencefalografo chiamato "BrainOlotester", realizzato per registrare ed analizzare le onde cerebrali non secondo le convenzioni della Neurologia, ma secondo una impostazione psico-somatica.
I potenziali elettrici dell'EEG possono essere registrati nell'uomo mediante elettrodi applicati sul cuoio capelluto (senza altra manovra di quella di sgrassare un poco la pelle e interporre tra questa e gli elettrodi una piccola quantità di soluzione salina o gel conduttore). L'attività' elettrica così raccolta viene inviata ad un apposito apparecchio (elettroencefalografo) che provvede ad amplificarla notevolmente e a registrarla per esempio su carta.
Il tracciato che così si ottiene consiste in onde di vario voltaggio e frequenza, che possono essere analizzate e/o registrate anche mediante tecniche computerizzate.
La registrazione dell'EEG viene effettuata normalmente rispetto ad uno o due elettrodi di riferimento, posti sui lobi auricolari. L'elettrodo di riferimento dovrebbe essere inattivo, tutti gli altri elettrodi sono considerati attivi. Le onde EEG sono caratterizzate da una frequenza, espressa in cicli per secondo (Hz) e da una ampiezza, espressa in microvolts (uV).
Oggi, questa tecnologia, utilizza sistemi basati sull’ analisi automatica della frequenza (Trasformata di Fourier) che consente un’analisi dello spettro EEG che viene risolto nelle sue numerose frequenze caratteristiche (K. Polopoli).
Altre analisi più sofisticate sono le funzioni di calcolo della coerenza, che consente di calcolare il grado di similitudine fra due segnali EEG registrati in posizioni diverse dello scalpo, e di comparare, per esempio, l'attività degli emisferi destro e sinistro del cervello oppure due punti dello stesso emisfero (Molnar, Weiss e Geisler, 1959; Holodov e Livanov, 1975; Koukkou, 1993). Mediante questi due parametri si distinguono 4 ritmi fondamentali (tipi di onde): Beta, Alfa, Theta, Delta. Nel normale tracciato EEG di un soggetto, sono sempre presenti tutte queste onde, mescolate fra di loro in proporzioni diverse a seconda dell'attività' mentale prevalente. Alcuni risultati di EEG misurati sono: onde Delta, con un range di frequenza dagli 0.5 ai 4 Hz, registrati nel sonno profondo; onde Theta, con range di frequenza dai 4 agli 8 Hz, riscontrati nella prima fase del sonno; onde Alfa, con range di frequenza tra gli 8 e i 14 Hz, risontrate in stato di rilassamento attivo (ad esempio la meditazione) e infine, le onde Beta, con un range compreso tra i 14 e i 30 Hz, rilevate in situazioni di particolare attenzione e/o stress.
Vediamo nello specifico le suddette onde cerebrali:
Le onde Beta, si trovano nelle condizioni della mente attenta. Un'alta concentrazione di onde beta è collegata ad un aumento della produzione degli ormoni da sforzo. In questi casi l'attenzione è concentrata esteriormente; in casi estremi caratterizzano gli stati d'ansia, la preoccupazione ed il timore improvviso.
Le onde Alfa, sono dominanti durante lo stato di rilassamento, quando ci sono pensieri fluenti e tranquilli, contraddistinguono un atteggiamento positivo (condizione dell'alfa).
Le onde Theta, si presentano durante il sonno e la meditazione profonda. Contraddistinguono l'abilità per l'immaginazione visiva chiara, la creatività improvvisa, come pure una capacità aumentata di imparare e memorizzare.
Le onde Delta, accompagnano il sonno profondo. Queste onde sono di grande importanza per il processo di guarigione ed il funzionamento del sistema immunitario.
Per chiarire i concetti aggiungerei che il ritmo Alfa e' quello che compare nel rilassamento progressivo, quando siamo ad occhi chiusi, cioè quando la mente non e' impegnata in compiti particolari (gli input visivi e sonori sono assenti o ridotti). Nei soggetti ansiosi potrebbe essere difficile produrre ritmo Alfa ad occhi chiusi. Il ritmo Alfa pare che sia prodotto da un cervello attento, ma non occupato in alcun compito. Per quanto riguarda il ritmo Beta, questo compare, oltre che nella veglia, anche in una particolare fase del sonno detto fase paradosso (che si verifica quando l'individuo dorme, ma esibisce cumunque un ritmo elettrico e dei movimenti oculari come se fosse sveglio). Il ritmo Beta indica quindi la presenza di una attività mentale, sia essa causata da una stimolazione sensoriale, sia da una semplice elaborazione mentale (calcoli, pensieri etc). Il ritmo Theta, invece, si registra facilmente nei bambini. Nelle prime settimane di vita il bambino mostra solo attività di tipo Theta e Delta; le onde Alfa compaiono attorno ai 18 mesi. Man mano che il bambino cresce, aumenta la presenza di ritmo Alfa, fino a quando diventa il ritmo dominante ad occhi chiusi nella maggior parte degli adulti. Infine il ritmo Delta è formato da onde a bassa frequenza ed elevato voltaggio: in questo caso il tracciato EEG e' assai sincrono, e sembra proprio che tutte le parti dell'encefalo suonino all'unisono. Nello stato di sonno le onde Theta e Delta sono fisiologiche, mentre in altre circostanze esse assumono un significato patologico, come quando vengono registrate nello stato di coma (K. Polopoli).
É importante sapere che in natura, le onde oceaniche implementano in loro stesse le frequenze Theta-Alfa basse da 7-10 Hz, il canto delle balene ha frequenze Theta e il suono delle ciotole tibetane possiede le onde Alfa.